Con altri 3 amici siamo partiti prenotando un volo che ci avrebbe trattenuto li per 21 giorni, con il solo zaino a spalla e con l'intenzione di fare non la solita vacanza puramente turistica, ma un'esperienza di vita che ci avrebbe proiettato nell'essenza dei luoghi, della cultura e del modo di vivere di questa stupenda popolazione.
Il nostro desiderio era non solo quello di guardare, ma di immedesimarsi, di capire, di interagire con le persone.
Siamo partiti con la mente aperta a ricevere ed assorbire tutto quello che le personee i luoghi potevano offrirci.
La scelta migliore che potessimo fare per vivere questa esperienza è stata quella di contattare Khan.
In 21 giorni abbiamo percorso quasi 4.400 km girando per tutto il Rajasthan, toccando sia le mete turistiche che ci hanno permesso di conoscere delle città incantevoli e incredibili a livello architettonico, sia i villaggi più sperduti nei quali siamo stati accolti dal popolo con una gentilezza, con un'umanità, con una curiosità e rispetto ai quali noi occidentali non siamo più abituati.
Da New Delhi dove Khan ci ha accolto nella sua casa per la prima notte, siamo partiti per un viaggio culturale e mentale, che rimarrà nella mia mente e nella mia anima per tutta la vita.
Ci siamo spostati dalla vecchia Delhi, dove in un tempio sic ci siamo persi nei canti e nell'incredibile cultura del rispetto verso il prossimo, verso Mandawa.
Abbiamo proseguito il viaggio toccando città e villaggi come Bikaner, Fathepur, il villaggio Khochri nel deserto del Thar, proseguendo poi per Jodhpur, Ranakpur, Udaipur, Chittorgart Fort, Bundi,Ranthambhore, Pushkar, Jaipur e Abhaneri.
Abbiamo toccato anche l' Uttar Pardesh, dove dopo una sosta per una notte ad Agra, abbiamo vissuto un'esperienza incredibile insieme alle persone locali, sulle rive del fiume Gange,
Ognuno di questi luoghi ci ha insegnato molto sia a livello culturale/religioso che come filosofia di vita. Ogni sosta intermedia fra una città e l'altra è stata tutta una scoperta di senazioni che solo questo popolo ti può trasmettere. Il nostro viaggio, prima di tornare a Nuova Delhi, si è concluso ad Amroha, un piccolo villaggio dove vive la famiglia di Khan.
E' difficile descrivere a parole quello che l'India e il popolo del Rajasthan possono darti. Credo che solo vivendola un'esperienza del genere si possa comprendere. E partendo con una mente aperta a recepire tutto questo consiglio a qualsiasi occidentale di fare un viaggio del genere almeno una volta nella vita. Quando si torna, non siamo più gli stessi.
E' stata un'esperienza indimenticabile, Khan è la persona giusta per scoprire la vera essenza dell'india. Ottimo conoscitore del suo paese ci ha saputo guidare anche fuori dai classici e affollati circuiti turistici. E' una persona brillante e simpatica che riesce a rendere piacevoli anche le lunghe tratte di viaggio in auto. Indispensabile nella scelta del cibo, dei luoghi dove passare le notti e per tutti i consigli su come vivere determinate situazioni.
Dopo i primi chilometri in auto vi renderete conto che non è solo il vostro autista ma un amico vero e sincero che con una passione smisurata riuscirà a trasmettervi per tutto il tempo il suo amore e il suo orgoglio per quei luoghi e quelle persone così tanto lontane da noi. E' sicuramente la persona più adatta per prendervi per mano ed accompagnarvi con naturalezza in un'esperienza con un impatto così forte.
Quando sono partita per questo viaggio venivo da uno stato mentale di forte stress tipico di noi occidentali.
Sono sicura che qualcosa in me sia cambiato e non riesco a smettere di pensare alle parole di Khan, quando una sera parlando di noi mi disse: “La mia è una piccola vita, ma è una vita felice”. “